La FDA ha approvato Opdivo associato a chemioterapia come trattamento neoadiuvante i per pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile, indipendentemente dallo stato di PD-L1
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) 360 mg ( iniezione per uso endovenoso ) in combinazione con la chemioterapia a base di Platino doppietto ogni tre settimane per tre cicli per pazienti adulti con tumori resecabili ( tumori di 4 cm o più, o linfonodi positivi ) carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in ambito neoadiuvante.
Opdivo, associato a chemioterapia, è approvato indipendentemente dallo stato di PD-L1.
L'approvazione si basa su CheckMate -816, il primo studio positivo di fase 3 di una combinazione basata sull'immunoterapia utilizzata prima dell'intervento chirurgico per il tumore NSCLC resecabile.
Gli endpoint primari includevano la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) e la risposta patologica completa ( pCR ), che sono stati valutati utilizzando una revisione in cieco indipendente; un'ulteriore misura di esito dell'efficacia era la sopravvivenza globale ( OS ).
Lo studio ha confrontato la chemioterapia con Platino doppietto e Nivolumab ( n=179 ) con la sola chemioterapia con doppietto di Platino ( n=179 ).
Nello studio, Nivolumab, più chemioterapia, somministrato prima dell'intervento chirurgico ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da eventi con una riduzione del 37% del rischio di progressione, recidiva o morte ( hazard ratio [ HR ] 0.63; 95% Intervallo di confidenza [ CI ]: da 0.45 a 0.87; P=0.0052 ), rispetto alla sola chemioterapia.
Nivolumab più chemioterapia ha mostrato una sopravvivenza mediana libera da eventi di 31.6 mesi ( IC 95%: da 30.2 a Non-Raggiunto [ NR ] ) rispetto a 20.8 mesi per i pazienti trattati con la sola chemioterapia ( IC 95%: da 14.0 a 26.7 ).
Inoltre, il 24% dei pazienti trattati con Nivolumab più chemioterapia ha raggiunto la risposta patologica completa ( IC 95%: da 18.0 a 31.0 ), rispetto al 2.2% dei pazienti trattati con la sola chemioterapia ( IC 95%: da 0.6 a 5.6; differenza di trattamento stimata 21.6; IC 95%: da 15.1 a 28.2; P inferiore a 0.0001 ).
Un'analisi ad interim prespecificata per la sopravvivenza globale ha prodotto un rapporto di rischio di 0.57 ( IC 95%: da 0.38 a 0.87 ), che non ha oltrepassato il limite della significatività statistica.
Lo studio CheckMate -816 ha riguardato pazienti con tumore NSCLC in stadio IB ( 4 cm o più ), II o IIIA, confermato istologicamente ( secondo i criteri di stadiazione dell'American Joint Committee on Cancer / Union for International Cancer Control [ AJCC/UICC ] 7a edizione ), performance status ECOG 0 o 1 e malattia misurabile ( secondo RECIST versione 1.1 ).
Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con tumore NSCLC non-resecabile o metastatico, mutazioni note di EGFR o traslocazioni di ALK, neuropatia periferica di grado 2 o superiore, malattie autoimmuni attive o condizioni mediche che richiedono immunosoppressione sistemica.
Per l'analisi primaria, 358 pazienti sono stati randomizzati a ricevere Nivolumab 360 mg più chemioterapia con doppietto di Platino, in base all'istologia, lo stesso giorno ogni tre settimane per un massimo di tre cicli, o chemioterapia con doppietto di Platino ogni tre settimane per un massimo di tre cicli, seguita da chirurgia.
Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione della chemioterapia con Nivolumab più Platino doppietto si sono verificate nel 10% dei pazienti, e nel 30% è stato sospeso almeno un trattamento a causa di una reazione avversa.
Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 30% dei pazienti che hanno ricevuto Nivolumab più chemioterapia con doppietto di Platino.
Le reazioni avverse gravi in più del 2% dei pazienti hanno incluso: polmonite e vomito.
Non si sono verificate reazioni avverse fatali nei pazienti che hanno ricevuto Opdivo in combinazione con chemioterapia con doppietto di Platino.
Le reazioni avverse più comuni ( più del 20% ) sono state: nausea ( 38% ), costipazione ( 34% ), affaticamento ( 26% ), diminuzione dell'appetito ( 20% ) ed eruzione cutanea ( 20% ).
Opdivo è associato alle seguenti Avvertenze e Precauzioni: reazioni avverse immuno-mediate gravi e fatali tra cui polmonite, colite, epatite ed epatotossicità, endocrinopatie, reazioni avverse dermatologiche, nefrite con disfunzione renale, altre reazioni avverse immuno-mediate; reazioni correlate all'infusione; complicanze del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT ); tossicità embrio-fetale; e aumento della mortalità nei pazienti con mieloma multiplo quando Opdivo viene aggiunto a un analogo della Talidomide e a Desametasone.
Il cancro del polmone è la principale causa di decessi per cancro negli Stati Uniti. I due principali tipi di cancro del polmone sono non-a-piccole cellule e a piccole cellule.
Il cancro del polmone non-a-piccole cellule è il tipo più comune di carcinoma polmonare e rappresenta fino all'84% delle diagnosi.
La chirurgia rimane lo standard di cura per il tumore NSCLC resecabile; tuttavia il 30-55% dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico sviluppa recidive e muore a causa della malattia nonostante la resezione. ( Xagena2022 )
Fonte: BMS ( Bristol Myers Squibb ), 2022
Pneumo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso: studio di fase 3 randomizzato versus Docetaxel CA209057
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso: studio randomizzato di fase 3 versus Docetaxel CA209017
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Telisotuzumab vedotin in combinazione con Erlotinib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule che esprime la proteina c-Met
La sovraespressione delle mutazioni della proteina c-Met e del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) può coesistere...
Durvalumab con o senza Tremelimumab in combinazione con chemioterapia come terapia di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico: studio POSEIDON
Lo studio POSEIDON di fase III in aperto ha valutato Tremelimumab ( Imjudo ) più Durvalumab ( Imfinzi ) e...